Questo magnifico numero de “La Cucina Italiana” del marzo 2018 dedica ben 8 pagine al tema “Firenze una città da assaggiare”… Una bella passeggiata tra foto di tendenza ed interviste agli chef più modaioli, tra ristoranti di ricerca in Palazzi di Antica nobiltà, trattorie BIO, cibo di strada e ruggenti cocktail bar.
Assolutamente snob la lobby del Saint Regis (5 stelle lusso sul Lungarno), bellissime le foto dei vari piatti toscanissimi, da quelli diciamo “di lusso” a quelli assolutamente di Street Food, ovvero dall’Osteria di Gucci al panino al lampredotto.
Due splendide ricette: la gelatina di pesce, frutti di mare, caviale e lattuga di Matteo Lorenzini e la battuta di chianina al coltello in cui si esibisce Peter Brunel del ristorante Borgo San Jacopo (pare una roba semplice rispetto alla altrettanto apparentemente semplice bistecca alla fiorentina, ma tutt’altro…) fino a una panoramica dei cocktail bar di tendenza mixology e al futuro vegetariano.
In mezzo alla sempre mitica tradizione Toscana e Fiorentina c’è spazio per affermazioni che partono dal duecentesco “Ricettario Anonimo Toscano” fino a dire con forza che in cucina bisogna sempre rinnovarsi, che non si può costruire una Testarossa come 30 anni fa, non si può cucinare oggi come in passato.
Insomma una rivista da cui strappare queste otto pagine, piegarle e mettersele in tasca, oppure fotografarle con lo smartphone e consultarle mentre si passeggia per Firenze.
I €4 del prezzo di copertina sembrano davvero pochi vista la ricchezza anche gli altri contenuti, sia fotografici che di testo.
Del resto della rivista in particolare vi segnalo lo “speciale pane” che spazia un po’ delle specialità più semplici di tutta Italia, fino a diverse pagine su “Cosa si mangia a Lubiana” visto che ci sono stato da poco, che viene definita “la piccola capitale del bello e del buono”…. Concordo…
Ma FIRENZE è sempre IL MEGLIO.