DEI – Vino Nobile di Montepulciano Riserva “Bossona”
Che roba!!! Diciamolo subito, qui siamo di fronte ad un Sangiovese in purezza che nemmeno certi Brunello di Montalcino…
La signora Maria Caterina si sta un po’ riposando dentro il mini ufficio dello stand, comunque parlando con dei clienti, mentre il banco delle degustazioni per il pubblico è letteralmente preso d’assalto…
In quei bicchieri c’era la il Vino Nobile di Montepulciano Riserva Bossona…
Conosco questa azienda da parecchi anni, da quando, ancora studente, assaggiai il mio primo Supertuscan, il loro Sancta Catharina (di cui vi parlo dopo…QUI)…da allora penso di avere assaggiato quasi tutte le annate del Bossona e posso dirvi che è di certo sempre un vino intenso e possente, uno di quelli davvero “grandi”, ma con una caratteristica particolare: anziché somigliare sempre a se stesso, assume col variare delle annate dei caratteri che sfumano dal rotondamente e dolcemente femmineo, seppur deciso, al legnosamente ed alcoolicamente maschio, seppur elegante…
La gentilissima hostess, quando finalmente raggiungo il banco, mi propone la degustazione dell’intera gamma, che io invece decido di limitare al quanto so già essere il meglio del meglio, appunto riserva Bossona e Sancta Catharina (recensione QUI), cominciando con la Riserva.
Già dal colore si capisce che abbiamo a che fare con un vino serio, serissimo…ruotandolo nel grande quasi balloon i finissimi archetti che si disegnano preludono una intensa alcolicità, il colore è un rosso granato quasi impenetrabile, che nei rari riflessi scintillanti si manifesta limpidissimo, a tratti con tonalità quasi di intensa ambra su fondo nero.
Avvicinando il naso ed inspirando si viene quasi aggrediti dalla potenza stordente dell’alcool, subito però sopraffatto da una nube di viola e profumi di legni umidi di cantina e fiori e frutti di sottobosco, un contrasto di dolcezze e punte speziate.
In bocca di nuovo la primissima botta alcoolica, molto maschia, e poi molto calda… che prepara al concerto di frutti di bosco stramaturi, alle marmellate di prugne… tutte dolcezze e rotondità che deglutendo e nel finale vengono rifinite da delicatissimi tannini e legni decisi, insieme con fresche note speziate che lasciano il palato soddisfatto ma talmente piacevolmente pulito che se ne desidera immediatamente un altro sorso…
…come una capace amante tra le cui braccia si riposa già andando con la mente al prossimo incontro…
Sempre di DEI, il Sancta Catharina, mia recensione QUI